mercoledì 22 gennaio 2014

Chi guadagna sul lavoro che non c'è. Atto secondo: truffe mascherate da annunci di lavoro



Gli avvoltoi della crisi non si fanno certo scrupoli morali per guadagnare su chi cerca lavoro. Numerosi annunci nascondono autentiche truffe ai danni dei candidati, con conseguenze più o meno gravi.

Passiamo in rassegna le più diffuse truffe legate agli annunci di lavoro.
- il porta-a-porta sotto mentite spoglie: "cercasi personale per gestione segreteria e magazzino", "personale per nuovo punto vendita", "sei ambizioso e volenteroso?"
In risposta a un primo contatto si danno informazioni molto evasive sulla mansione da svolgere. Poi si viene chiamati per una giornata di prova firmando una liberatoria che esonera l'azienda da responsabilità per eventuali incidenti sul lavoro e sottolinea la gratuità della prova. E ci si trova in auto con un tutor che finalmente confessa: si tratta di far firmare contratti per società di fornitura di energia elettrica o telefonia. Niente di illegale, per carità. Lasciatemi dire che le modalità sono poco trasparenti e molto discutibili.
 - lavoro all'estero pagato profumatamente: gli annunci di questo tipo virano da offerte per baby sitter a ricerca di personale in campo edile o turistico, ed hanno in comune la promessa di cifre allettanti. La corrispondenza via mail procede con gentilezza, si chiedono i documenti, et voilà: un bel giorno vi diranno che dovete versare subito una cifra a titolo assicurativo che vi verrà prontamente rimborsata al vostro arrivo. Geniale! Se verserete quella cifra farete un bel regalo all'ignoto adescatore, che si dissolverà come per magia.
- riciclaggio di denaro: "cerchiamo rappresentanti per la nostra prestigiosa società, si richiede un impegno minimo, nessuna esperienza se non l'uso del PC". In un secondo contatto arriva la richiesta delle coordinate bancarie. Eh sì, perché l'"intermediatore finanziario" non deve far altro che far circolare bonifici attraverso il suo conto, guadagnando delle commissioni. Così si diventa complici del riciclaggio del denaro ottenuto illegalmente attraverso le frodi informatiche, e si va nel penale.
- hostess e ragazze immagine: c'è odore di adescamento alla prostituzione, occhio.
Il dato sconfortante è che il livello di protezione offerto agli utenti del web alla ricerca di un lavoro onesto è scarso, i truffatori restano impuniti e proliferano a vista d'occhio.
Beh, la crisi ha fatto del bene a qualcuno...

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