Gli avvoltoi della crisi non si fanno certo scrupoli morali
per guadagnare su chi cerca lavoro. Numerosi annunci nascondono autentiche
truffe ai danni dei candidati, con conseguenze più o meno gravi.
Passiamo in rassegna le più diffuse truffe legate agli
annunci di lavoro.
- il
porta-a-porta sotto mentite spoglie: "cercasi personale per gestione
segreteria e magazzino", "personale per nuovo punto vendita",
"sei ambizioso e volenteroso?"
In risposta a un primo contatto si danno informazioni
molto evasive sulla mansione da svolgere. Poi si viene chiamati per una
giornata di prova firmando una liberatoria che esonera l'azienda da
responsabilità per eventuali incidenti sul lavoro e sottolinea la gratuità
della prova. E ci si trova in auto con un tutor che finalmente confessa: si tratta
di far firmare contratti per società di fornitura di energia elettrica o
telefonia. Niente di illegale, per carità. Lasciatemi dire che le modalità
sono poco trasparenti e molto discutibili.
- lavoro all'estero
pagato profumatamente: gli annunci di questo tipo virano da offerte per
baby sitter a ricerca di personale in campo edile o turistico, ed hanno in
comune la promessa di cifre allettanti. La corrispondenza via mail procede con
gentilezza, si chiedono i documenti, et
voilà: un bel giorno vi diranno che dovete versare subito una cifra a
titolo assicurativo che vi verrà prontamente rimborsata al vostro arrivo. Geniale!
Se verserete quella cifra farete un bel regalo all'ignoto adescatore, che si
dissolverà come per magia.
- riciclaggio di
denaro: "cerchiamo rappresentanti per la nostra prestigiosa società,
si richiede un impegno minimo, nessuna esperienza se non l'uso del PC". In
un secondo contatto arriva la richiesta delle coordinate bancarie. Eh sì,
perché l'"intermediatore finanziario" non deve far altro che far
circolare bonifici attraverso il suo conto, guadagnando delle commissioni. Così
si diventa complici del riciclaggio del denaro ottenuto illegalmente attraverso
le frodi informatiche, e si va nel penale.
- hostess e
ragazze immagine: c'è odore di adescamento alla prostituzione, occhio.
Il dato sconfortante
è che il livello di protezione offerto agli utenti del web alla ricerca di un
lavoro onesto è scarso, i truffatori restano impuniti e proliferano a vista
d'occhio.
Beh, la crisi ha fatto del
bene a qualcuno...
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